Non serve essere perfetti, serve essere felici
In un mondo che impone di essere 'perfette', accettare e amare la propria imperfezione è la chiave per essere felici. La perfezione, dopotutto, è un ideale che nemmeno gli artisti riescono a raggiungere poiché, a volte, è quella sfumatura d’imperfezione che dà alle opere d’arte la loro bellezza unica e irripetibile. Questo ‘segreto’ ha fatto sì che Lucrezia Colombotto Rosso uscisse dal suo bozzo per sbocciare come donna e come giocatrice di livello internazionale. Nella prima parte dell’intervista abbiamo scoperto la Lucrezia professionista di golf e protagonista del massimo circuito europeo femminile. Ma la nuova ambassador Chervò è questo e molto di più. A volte bisogna andare lontano, altre volte basta restare fermi, ma guardarsi a fondo, cercarsi, incontrarsi. Durante il viaggio dentro se stessi si impara a fare i conti con i propri limiti, a conoscere i personali punti di forza e si prende coscienza di ciò che si è in maniera più precisa.
LUCREZIA, NEI MOMENTI DIFFICILI QUAL È LA MOLLA CHE TI SPINGE SEMPRE A SUPERARE LE DIFFICOLTÀ?
Il golf e lo sport in generale ti mettono costantemente alla prova. Ho lavorato mentalmente su come affrontare le sfide quotidiane. Il mio perfezionismo non faceva altro che ostacolarmi. Poi, ho capito che bisognava lavorare su una strategia che mi aiutasse a gestire la performance nella sua interezza piuttosto che focalizzarmi sulla perfezione del singolo colpo. Ho capito che non si può controllare tutto, essere perfette non serve a nulla. L’imperfezione esiste ed è ciò sulla quale bisogna lavorare. La felicità è sinonimo di equilibrio, significa trovare il punto perfetto nel quale incontrare noi stessi, senza aver bisogno di nient’altro. Diciamolo uno volta per tutte, non serve essere perfette, serve essere felici.
RACCONTACI UNA TUA GIORNATA TIPO QUANDO NON GIOCHI A GOLF?
Tutte le mattine mi alzo e faccio Yoga che mi aiuta parecchio per la respirazione. Respirare bene è fondamentale durante le gare. Viaggiando molto durante l’anno amo stare con la famiglia, con gli amici e con il mio cane. Mi basta una passeggiata lungo mare per apprezzare ciò che ho attorno a me.
COME OGNI SPORTIVO IMMAGINO TU ABBIA UN PREPARATORE ATLETICO
Sì, certo. Con lui lavoro soprattutto sulla compensazione e sull’elasticità muscolare. Il golf ha un movimento innaturale della schiena, la quale dopo settimane in giro per il mondo tra aerei e tornei, è spesso dolorante. Mantenere una buona elasticità nel mio lavoro è molto più importante rispetto ad aumentare massa muscolare.
C’È UNA FRASE CHE CERCHI TI RIPETERTI OGNI VOLTA CHE SCENDI IN CAMPO?
È un consiglio del mio allenatore e che ormai è diventato il mio mantra. Essendo un’estrema perfezionista mi ripeto sempre che non giocando colpi perfetti si può ugualmente ottenere il risultato. Ed è proprio quello che succede, il golf è fatto così. Qua ritorniamo a quanto detto poco fa, nell’imperfezione risiede la chiave del successo.
SEI SCARAMANTICA?
Ho un piccolo peperoncino di murano nella sacca da golf e una coccinella come copri legno. È un ricordo d'infanzia di mia mamma e da allora compro coccinelle appena posso. Nel complesso non credo troppo nella scaramanzia ma non chiedetemi di indossare il viola…
RIESCI ANCORA A DIVERTIRTI GIOCANDO A GOLF?
Guai se non fosse così, è fondamentale condividere momenti di svago sul campo da golf. Ovviamente dipende dai momenti, quando sei sotto pressione spesso ti dimentichi di sorridere ma divertirsi sul campo e apprezzare il lavoro che si fa ti dà quell’energia e quella carica a non mollare mai. Tengo molto a questo punto e il periodo di lockdown mi ha fatto capire ancora di più quanto io sia fortunata a fare il lavoro che amo.
COME SEI RIUSCITA A CONCILIARE GLI ANNI SCOLASTICI CON GLI IMPEGNI SPORTIVI?
L’organizzazione e la gestione del tempo sono stati fondamentali e andando bene a scuola gli insegnanti hanno sempre cercato di venirmi incontro.
NOTI MOLTE DIFFERENZE TRA IL GOLF FRANCESE E QUELLO ITALIANO? COM’È VISSUTO QUESTO SPORT NELLE DUE DIVERSE NAZIONI?
In Francia il golf è molto più sdoganato e famoso. Ci sono molti campi pubblici che permettono a chiunque lo desideri di giocare senza ostacoli. In Italia invece è molto più complicato avvicinarti a questo sport, ci sono troppe restrizioni e regole. Sempre in Francia c’è persino un canale che trasmette il golf tutto il giorno. Da noi invece ci sono le dirette che però durano tre o quattro ore massimo. Ovvio il movimento golfistico è cresciuto esponenzialmente nel nostro Paese e bisogna ringraziare Francesco Molinari per questo. Quando nel 2018 vinse l’Open Championship, uno dei tornei più ambiti del mondo, tutte le più importanti testate giornalistiche scrissero di lui. Il golf era sbarcato in prima pagina, cosa che non era mai successa prima di allora.
GRAZIE LUCREZIA PER AVERCI APERTO IL TUO CUORE. UN’ULTIMA DOMANDA, COSA DIRESTI A UN RAGAZZO PER CONVINCERLO AD AVVICINARSI AL GOLF?
Gli direi che il golf ti permette di vivere a contatto con la natura sin dalla tenera età, ti insegna ad apprezzarla e a rispettarla. Impari la disciplina, le regole che sicuramente serviranno in futuro e il rispetto per l’avversario, per il campo e per te stesso. Giocare a golf permette di mettersi alla prova e non lasciarsi scoraggiare. Nel golf non finisci mai di imparare, ti insegna sempre qualcosa, ti arricchisce. Insomma, giocate a golf perché è davvero lo sport più bello del mondo!