Lo sappiamo: a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al nuovo Coronavirus, siamo stati costretti a rinunciare per un po’ all’amato green. Con l’augurio di poter tornare tutti sui campi al più presto, abbiamo pensato a una consolazione di tipo… cinematografico. Sono infatti numerose le pellicole dedicate al golf: noi ne abbiamo scelte sette, una al giorno, per una settimana di full immersion. Vi spieghiamo perché secondo noi meriterebbero la visione… oppure la ri-visione. A fine articolo, una serie di menzioni speciali (anche per i più piccoli) che proprio non ci sentivamo di escludere dai nostri consigli cine-golfistici.

1. l più bel gioco della mia vita (regia di Bill Paxton, USA, 2005). Shia LaBeouf interpreta Francis Ouimet, giovane golfista spiantato che al suo esordio riuscì a vincere gli U.S. Open del 1913. Vero e proprio simbolo di rivalsa sociale, Ouimet è un caddie di umili origini che si trova a giocare e trionfare contro i più grandi campioni del suo tempo. Il film, dai toni caldi e seppiati, prende per mano lo spettatore e lo guida attraverso un percorso intenso ed emozionante.

2. Palla da golf (regia di Harold Ramis, USA, 1980) Ancora confronti tra caddie e golfisti in questa commedia demenziale dove il protagonista, Danny (Michael O’Keefe) ha a che fare con giocatori lunatici, miliardari eccentrici e giardinieri paranoici. Leggera e disimpegnata, perfetta per svagarsi durante queste giornate in casa.

3. La leggenda di Bagger Vance (regia di Robert Redford, USA, 2001) Certe cose non si imparano, bisogna ricordarle”. Will Smith è Bagger Vance, un caddie enigmatico che intesse un rapporto travagliato e complesso con un grande ex campione, Rannulph Junah, interpretato da Matt Damon. Ancora una parabola di riscatto, per un film elegante che investe il golf di filosofia e simbolismi.

4. Seven Days in Utopia (regia di Matt Russell, USA, 2011) Un film intenso, vivo e dalla narrazione sanguigna e pulsante. Un giovane golfista è pronto a partecipare al suo primo torneo davvero importante: dopo un disastroso debutto, resta bloccato in Utopia, Texas, dove fa un incontro che gli cambierà la vita. Un film drammatico e significativo, che porta a mettere in discussione il proprio punto di vista sulle cose.

5. Tommy’s Honour (regia di Jason Connery, UK, USA, 2016) Il regista Jason Connery, figlio del celebre Sean, ha ereditato dal padre tutto l’amore per questo sport, magnificamente celebrato in questo film ambientato nel tardo Ottocento. La storia è quella dei due giocatori scozzesi Old Tom Morris e Young Tom Morris, pionieri del golf moderno. Interessante lettera d’amore per questo sport e i suoi valori fondanti.

6. Un tipo imprevedibile (regia di Dennis Dugan, USA, 1996) Un’altra commedia americana, in cui un ex giocatore di hockey su ghiaccio (Happy Gilmore, interpretato da Adam Sandler) scopre di essere molto più portato per il golf grazie al suo peculiare colpo. Il film è semplice ma divertente.

7. Tin Cup (regia di Ron Shelton, USA, 1996) Rimaniamo nel 1996 e su toni leggeri. Kevin Costner è Roy McAvoy, un talentuoso golfista dal carattere complicato, che dai campetti di periferia arriverà a gareggiare nei tornei più prestigiosi. Il film segue la classica parabola dei film romantico-sportivi e risulta molto classico e godibile, soprattutto grazie alla presenza di un nome di richiamo come quello di Costner.

Menzioni speciali. Non solo cinema: il golf è stato celebrato anche da un altro medium, quello dell’animazione. Potreste avere voglia di seguire qualche avventura golfistica non troppo realistica, e quale modo migliore che godersi qualche cartone animato? Tutti in campo con Lotti (regia di Hiroyoshi Mitsunobu, Giappone, 1984) è una serie animata giapponese che racconta le avventure di un ragazzo che dopo la morte del padre ritrova la motivazione proprio sui campi da golf. La sua parola portafortuna è “SPAGHETTI”, che Lotti pronuncia durante lo swing. Lo sport più distensivo del mondo (regia di Hanna & Barbera, USA, 1945) in cui Tom e Jerry, il gatto e il topo arcinemici, si affrontano per l’ennesima volta senza esclusione di colpi tra mazze, buche e palline. Una partita a golf (regia di Jack King, USA, 1938) in cui un Paperino sfortunato golfista è tormentato dai suoi caddie Qui, Quo e Qua, che ne approfittano per giocargli una serie di tiri mancini. Infine, Gli anelli mancanti del Moorshire (regia di Matthew Humphreys, USA, 2017), dodicesima puntata della prima stagione di DuckTales, in cui Zio Paperone e Cuordipietra Famedoro si sfidano in una cruciale partita di golf, in cui il perdente sarà punito con un’antica maledizione che lo renderà di pietra.